Le origini del karate

 

Le origini remote del Karate sono patrimonio della leggenda e della tradizione orale. La più antica forma di lotta asiatica paragonabile al Karate viene fatta risalire addirittura al terzo millennio a.c. Se osserviamo il Karate, così come si è diffuso e sviluppato nel mondo e cerchiamo di rintracciarne le origini è inevitabile e giusto che puntiamo su Okinawa, perchè il Karate che oggi si pratica nasce da li. Esso ha avuto nomi differenti nel corso dei secoli, la denominazione più antica fu "TE". Fondamentalmente dobbiamo dividere in tre periodi la sua nascita: nel primo la fondazione del "TE" periodo in cui operò il famoso maestro Sakugawa (1733/1815) immediatamente successivo a lui è Matsumura  Sokon (1798/1890). A lui si deve l'organizzazione sistematica del "TE" di Okinawa. Dopo di lui le tecniche di combattimento a mano nuda tipiche dell'isola presero il nome di Okinawate. Nel secondo periodo la nascita di diverse scuole: Tomarite, Shurite, Nahate. Nomi che derivano dalle città o posti in cui sono nati.
Il terzo periodo è quello che  giunge fino quasi ai nostri tempi se vogliamo possiamo prendere in considerazione nomi di maestri che hanno dato una particolare influenza al Karate di oggi. Funakoshi Gichin (Shotokan), Mabuni Kenwa (Shito Ryu), Kjan Chojun (Shorin Ryu), Miyagi Chojun (Gojo Ryu). È impossibile descrivere a parole in che cosa consiste da un punto di vista esterno il Karate, sommariamente si può dire che la disciplina si divide in: posizioni, spostamenti, parate, attacchi di pugno di calcio e percosse. La nota fondamentale è che tutte queste tecniche devono essere sempre eseguite con il massimo controllo sia quando si pratica da soli, sia quando si è davanti ad un avversario. Si potrebbe aggiungere che per le caratteristiche di sacrificio, serietà, dadizione e non ultimo intelligenza che richiede ai suoi praticanti, si colloca fra le forme di attivita fisica più educative ad ogni livello di età o condizione.

Bushido la via del guerriero

Il Bushido (武士道) che significa, la via (o morale) del guerriero, è un codice di condotta morale adottato dai Samurai, la casta guerriera giapponese che ricorda molto quello europeo dei cavalieri. 
Anche se sembra che il codice del guerriero risalga al 660 a.C., venne citato per la prima volta in un testo scritto, il Kōyō Gunkan nel 1616.

Il sensei Michele Sanga: la mia storia di Karateca

Nel lontano 1982 nasce da una sfida fra amici la mia, con il passare degli anni questa passione è cresciuta alzando sempre le mie aspettative e gli obbiettivi. Prima il traguardo della cintura nera poi i corsi per istruttore e infine quelli di maestro. Negli anni 90 apro il primo dojo(scuola) a Villa di Tirano (SO) dove arrivano anche allievi dalla vicina Valposchiavo. Successivamente su richiesta di alcuni genitori e allievi apro il secondo dojo a Poschiavo: da qui si parte per quella grande avventura che è stata fino ad oggi per me il Karate. Tantissimi allievi (covai) che con estrema dedizione hanno praticato e praticano questa bellissima arte marziale formando una grande famiglia. Ed è così che il dojo di Poschiavo si fa conoscere anche in Europa partecipando con ottimi risultati a stage e gare. Da qui nasce il bisogno di fare un qualcosa in più quindi la nascita del Gruppo Karate Valposchiavo con un comitato che si occupa di tutto ciò che è inerente all'attività del gruppo ed in seguito la decisione di entrare nella SKA (Swiss Karate Association) rispettivamente nella SKF (Swiss Karate Federation) traguardo raggiunto grazie all'aiuto dei miei istruttori che assicureranno un futuro al dojo di Poschiavo. 

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